sabato 14 novembre 2009
INFLUENZATI?
di sicuro noi siamo quello che pensiamo..e quello che pensiamo costruisce ogni nostra cellula..
e poi la medicina olistica, l'alchimia o lo sciamanesimo..
l'arte di comprendere la propria salute e leggere i segnali del corpo è davvero affascinante.
questo articolo è carino e fa davvero riflettere
Influenza come prevenirla di Donatella Marzano
Con il freddo arrivano i malesseri di stagione, raffreddore, febbre, influenza, mal di gola.Ma perchè alcune persone si ammalano costantemente e altre sembrano immuni a tutti i virus?Perchè alcune persone, nonostante i propoli, le spremute, la vitamina C, ogni anno prendono l’influenza?Quando il nostro corpo fisico si ammala, solitamente vuole comunicarci qualcosa, nella maggior parte delle volte le malattie sono dovute ad un eccesso di stress, carenza di contatto fisico, coccole e una buona dose di pensieri che vanno in una certa direzione.
Si sente parlare quotidianamente di questa nuova influenza, ma cos’è l’influenza?
Se cerchiamo l’origine del termine influenza troviamo che tanto tempo fa si pensava che la causa di questo malessere fosse dovuto all’influenza astrale.Una persona influenzabile è una persona che si lascia convincere facilmente, crede a quello che persone più “esperte” di lei gli dicono.
Come guarire dall’influenza o prevenirla?Le persone che sono fortemente convinte che la vaccinazione serva, troveranno questo metodo sicuramente efficace.Premesso che è sempre importante consultare il medico e non sottovalutare i sintomi, si possono mettere in pratica anche piccoli accorgimenti per evitare di rimanere contaggiati dall’influenza o dagli altri malesseri stagionali.
Pensieri relativi alla patologie.Ogni patologia e ogni parte del corpo è collegato a pensieri specifici, troverete interessanti dettagli nei libri che trattano questo argomento.L’influenza è collegata a pensieri di paura, si ammalano più facilmente le persone che sono soggette a farsi influenzare nelle scelte, che credono alle statistiche. Persone che si identificano con “la massa” e che si adeguano al pensiero collettivo per non essere esclusi. Accade quindi che quando l’influenza viene riconosciuta come una patologia diffusa, le persone, inconsciamente, scelgono di ammalarsi .E’ facile comprendere che più persone si convincono che l’influenza è una patologia molto diffusa, più persone si ammaleranno.Piu’ si crede a chi dice che è molto contaggiosa e più si avrà paura di far parte della massa che contrarrà l’influenza.Più si da credito e ci si fa influenzare dagli altri e più ci si ammala di influenza. E la febbre?La febbre è la reazione del corpo ad un sovraccarico di rabbia.
E quando sono i polmoni ad ammalarsi?Le patologie collegate ai polmoni, bronchite, polmonite, sono collegabili a pensieri negativi verso la vita. Sono più soggette a tale patologie le persone che si sentono depresse, hanno paura della vita, sono stanche delle ferite emozionali.Fanno parte delle persone soggette a queste patologie anche chi ha un ambiente familiare in cui avvengono discussioni e litigi frequenti.
Raffreddore e mal di gola?Il raffreddore è collegato alla confusione mentale dovuta a troppi avvenimenti che accadono nello stesso momento.Le patologie collegate alla gola, laringiti, tosse sono ricollegabili alle parole trattenute, alla rabbia repressa, la voglia di urlare, di parlare, di esprimersi liberamente.
Riassumendo, per passare un autunno-inverno in piena salute fisica è bene:- Scaricare lo stress- Abbracciare il più possibile le persone e coccolarsi- Rimanere fedele ai propri principi ed evitare di farsi condizionare dagli altri- Evitare di farsi sommergere dalle notizie relative ai malesseri di stagione- Evitare di trattenere emozioni, parole, svoghi di rabbia, scaricandola nel caso in modo ecologico- Rimanere concentrati sul fatto che si è in piena salute fisica
E se ci si ammala comunque…..Rimanere tranquilli, rimanere a letto al caldo il più possibile, e farsi coccolare dal partner. Si può cogliere l’occasione per fermarsi un attimo e riflettere sulle priorità.Se ci si ammala, il corpo ci sta dicendo che ha bisogno di riposarsi e rigenerarsi e che forse lo abbiamo trascurato un po’ troppo.
io ho appena superato un brutto raffreddore con mal di gola:
penso che queste riflessioni mi abbiano aiutata moltissimo a comprendee meglio alcune sensazioni e pensieri che vivo veramente sulla mia pelle...
I MESSAGGI DEL CORPO di Monica Giovine
La nostra anima o sè superiore ci manda dei messaggi attraverso il nostro corpo, il quale è il sensore che comunica direttamente con noi.
Le emozioni negative protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in disagi e quindi in malattie.
Esiste una chiave di lettura per interpretare i messaggi nel corpo e capire cosa vuole dirci quel disagio o quella malattia e cosa dobbiamo modificare e trasformare per sentirci bene ed in armonia con se stessi e con l’ambiente circostante.
Qualcosa di noi può essere rivisto e trasformato, i nostri pensieri, le nostre emozioni, il messaggio che riceviamo ci vuole far capire che il pensiero negativo si può cambiare e trasformare in pensiero positivo.
Ecco la chiave di lettura delle problematiche psicofisiche e dei messaggi che il corpo cerca di darci attraverso il disturbo ed disagio fisico.
Ogni parte del nostro corpo ha una sua chiave di lettura, ecco dunque il significato della malattia o meglio della mancanza di armonia psico-fisica a seconda delle zone nella quale si presenta.
Possiamo vedere come spesso la rabbia e lo stress, cosi come le paure e i sensi di colpa, si ripresentano e quindi la grande importanza di trasformare la nostra vita in un arcobaleno di emozioni positive e gioiose anziche lasciarci trascinare e vincere dalle emozioni negative.
Anoressia/Bulimia Odio verso se stessi, negazione del nutrimento vitale, mancanza di autostima, mancanza di fiducia in se stessi
Artrite Critica ed autocritica, perfezionismo, rigidità mentale, serietà, mettere i puntini sulle i.
Asma Senso di soffocamento, amore soffocante, senso di colpa, complesso di inferiorità, mancanza di fiducia in se stessi
Braccia: Vecchie emozioni trattenute nelle articolazioni, difficoltà a lasciare andare il passato ed i ricordi, attaccamento
Cancro: Profondo risentimento, senso di impotenza, sfiducia, autocommiserazione, odio per se stessi, disperazione
Cefalea Stress, tensione mentale, invalidazioni del sè, ruminazioni dei pensieri, pensieri stagnanti, senso del dovere
Collo Inflessibilità, rigidità, severità, autodisciplina
Cuore Negazione verso l’amore e verso la gioia, paura di concedersi e di concedere, anche paura delle responsabilità
Diarrea Paura di trattenere qualcosa per se stessi, senso di colpa e di ineguatezza, sentirsi non meritevoli
Dita Indice: ego, rabbia e paura. Pollice: preoccupazioni, paura delle responsabilità, Medio: Rabbia repressa, Anulare: unioni dolorose amorose o famigliari, Mignolo: Finzione, mancanza di verità, autocommiserazione
Dolore Fisico Autopunizione, senso di colpa, senso di ineguatezza a frontegiare le situazioni, senso di inferiorità
Emicrania Ruminazione dei pensieri, idee fisse, troppi pensieri, senso di responsabilità pesanti, stress, perfezionismo e frustrazione
Febbre Rabbia inespressa, emozioni represse, senso di colpa ed ineguatezza, desiderio di fermarsi
Fistole Irritazione nei confronti degli altri, fastidio
Gambe Paura ad avanzare, vita troppo frenetica, responsabilità incombenti, fretta, desiderio di fermarsi a riposare
Genitali Rifiuto della sessualità sentita come un senso di colpa o come qualcosa di sporco e non meritevole di essere vissuto liberamente
Infezioni urinarie Rabbia, paura dell’altro sesso, ferite non risolte, senso di colpa
Vaginite Ferita amorosa da parte di un particolare partner non risolta
Prostata Mancanza di autostima, ansia da prestazione, senso di ineguatezza
Sindome premestuale Negazione della propria femminilità e del valore della donna
Ginocchia Inflessibilità, incapacità a piegarsi, senso di orgoglio ferito, ego, testerdaggine, paura verso i cambiamenti, ipocrisia
Gola Paura di cambiare, incapacità di farsi valere, rabbia, creatività frustrata. Laringite: troppa rabbia per potersi esprimere. Mal di gola: rabbia trattenuta. Tonsillite: creatività soffocata. Tiroide: trattenere le emozioni
Gonfiori Pensieri stagnanti, lascrime trattenute, tristezza inespressa, paure represse, sentirsi intrappolati
Ictus Pensieri negativi, blocco della gioia e dell’espressione, Forzature
Incidenti Espressione di rabbia, rabbia verso qualcosa o qualcuno, frustrazione, ribellione, desiderio di fermarsi a riflettere
Mammelle o seno Sentimento materno e protettivo talvolta eccessivo nei confronti di una persona, figlio, figlia, nipote, partner, o altra persona che si desidera proteggere, o situazione o animale domestico
Mani Trattenere troppo a se stessi relazioni o cose materiali, anche denaro. Artrite alle mani: autocritica, critica verso gli altri, critica subita dagli altri
Obesità Bisogno di protezione, insicurezza, senso di colpa e di ineguatezza, crearsi uno scudo protettivo verso gli altri e la società, isolamento
Orecchie Rifiuto ad ascoltare gli altri, ottusità Mal d’orecchie: rabbia inespressa. Sordità: rifiuto delle idee altrui, isolamento
Piedi Autocomprensione, paura ad avanzare, mancanza di radicamento e di concretezza
Polmoni Incapacità di assorbire e dare la vita, negazione della società e degli altri, ansie inespresse. Enfisema polmonare o fumo eccessivo: rabbia inespressa, rigidità, autonegazione
Rigidità Corpo rigido = mente rigida, inflessibilità, rigidità di idee, desiderio di affermare la propia idea, blocchi emotivi, resistenza al cambiamento o alle idee altrui
Schiena Parte cervicale: mancanza di sostegno emozionale. Parte toracica: senso di colpa, paure inespresse, emozioni represse. Parte lombare: autodistruzione, senso di autocommiserazione e di ineguatezza
Stitichezza mancanza di fiducia di sapersi sostenere, tendenza a trattenere ed accumulare, difficoltà a lasciare andare il passato, i ricordi o le proprie idee
Stomaco Paura, incapacità di dirigere le proprie idee, la propria creatività, le proprie aspirazioni, sentirsi vittime o succubi di qualcosa o qualcuno
Testa Senso di ineguatezza nel mondo con gli altri e con la società
Ulcera mancanza di autostima, senso di colpa e di ineguatezza, paura di non essere all’altezza delle situazioni o dell’aspettativa delle persone
Ustioni e infiammazioni rabbia inespessa situazioni di agitazione represse
Utero Tumore all’utero, misoginia, rifiuto della propria femminilità, sensi di colpa di tipo sessuale
mamma di bimbe..essere DONNE
caro papà avrai sempre grandi responsabilità ma altrettanti privilegi seguendo le tue bambine...
Essere genitore di una bambina è molto più complicato..richiede molta più consapevolezza..un grande sforzo a capire....cambiare...a cercare la gioia e serenità.
Noi donne viviamo ancora in una cultura molto maschilista e siamo quella faccia 'oscura' che deve essere liberata..deve essere compresa..
tante volte ho desiderato essere maschio, tante mi sono chiesta xrchè noi donne facciamo così fatica a 'realizzarci'..cosa desideriamo veramente fare della nostra vita?
come dice Pinkola, nella mia ultima lettura, la nostra forza si scontra con la cultura (la donna è costretta ad amputarsi per cominciare a morire lentamente..)
la donna segue un ideale comune x 'appartenere'..x non essere esclusa..
la bambina deve rinunciare a forti istinti e grande intuito perchè il resto della cultura non li considera..non li comprende e non li sa favorire..e li definisce 'erroneamente' maligni..cattivi! disubbidienti..
avevo letto altri libri che trattavano il roblema femminilità culturale, uno molto carino è stato 'dalla parte delle bambine' e tanto avevo riflettuto sull'immagine che trasmettiamo alle bimbe, alle principesse, ai vestitini ordinati, alle winx...questo libro fa comprendere bene la 'divisione' che viene subito imposta ai bimbi di sesi opposti..dalla scelta dei giocattoli..ecc..
Eè sempre stato importante fin dall'inizio non impostare queste 'credenze' con le mie bimbe..ma comunque si arriva a doverle affrontare, guardare in faccia con le proprie bimbe..'accettare'..
e poi..arriva la consapevolezza:
iniziare a comprendere molti aspetti....guardare il lato bello che comunque esprimono e lasciare massima scelta alle bimbe..
Giulia non è mai stata indirizzata e ha sempre scelto liberamente i giochi..è sempre stata vestita comoda, libera di sporcarsi e muoverwe..libera di imitare quello che voleva..e ora comunque è affascinata da un'immagine femminile molto comune..
la principessa..la bambina brava..la gonnella con la calzamaglia..i giochi per bambine...
io la trovo 'naturalmente femminile' xrchè è comunque così.. a suo modo spontanea e delicata.
giulia ha proprio la grazia femminile..gli piace l'ordine, è sensibile e attenta, si muove con un certo passo felino..femminino..è anche più oscura..è capace d vendicarsi dopo molto tempo..
mia nipote Arianna a diferenza è molto maschiaccio..un vero cavagliere che si rubella a ogni ingiustizia..che esprime la verità, che ti dice tutto subito.. ..che si muove con più scatto..di petto..
sono così diverse..
io credo un figlio maschio abbia comunque più probabilità di sentirsi meglio..più appagato..compreso ed integrato di una bambina..
oggi noi donne ci siamo così tanto perdute..siamo lo specchio di uno squilibrio..
siamo noi che sul lavoro siamo ai margini, non sfruttiamo la nostra creatività x dare senso alle leggi dei numeri e delle tabelle..
passiamo il tempo a giudicare xrchè ci sentiamo giudicate..
seguiamo ridicoli standard femminili ..
e invece noi siamo proprio la mtà oposta al maschile.ciò che rende equilibrato un'economia troppo lineare di sfruttamento..con creatività..con il senso del limite..
siamo noi che sappiamo creare amicizie profonde e intime..andando oltre alle leggi della evidenza..
siamo la bellezza della notte..di ciò che è nascosto..
crescerò sempre con le mie bimbe e spero di aiutarle a non tradire mai il loro intuito e le loro aspirazioni più profonde..
noi mame lupe, come dice pinkola, non dobbiamo insegnare a vivere..ma come le lupe saper trasmettere ai piccoli la capacità di comrendere il nostro intuito..
di comprendere l'ambiente e i pericoli che ci sono..
la comprensione e solo questa aperta veduta sono la nostra libertà..
ed è ciò che si nasconde..innata in ogni DONNA...ed è quello che ci rende così infelici in questa cultura..è ciò che teniamo represso e he ci costringe a morire..
non ci adateremo mai..possiamo solo 'essere donne'..
martedì 10 novembre 2009
L'ASINO
sabato 7 novembre 2009
Preparativi Natalizi
la carta che ho trovato non è proprio adatta, ma mi ha stimolato x organizzarmi x crearne ancora.
Sono bellissime e semplicissime da fare e le utilizzerò x confezionare qualche regalo, una ghirlanda come centrotavola..e magari x la vetrina del negozio di mia suocera (che ho deciso di allestire io x questo natale)
ho postato il modello dei petali e la foglia ..basta metterli insieme con fil di ferro e ricoprire con il nastro apposta il ferretto e il gioco è fatto..5 petali piccoli + 6 petali grandi + 3 foglie..
mercoledì 4 novembre 2009
"Donne che corrono coi Lupi"
un libro che ogni donna dovrebbe scoprire..le storie sono un viaggio interiore molto potente..e un'ottimo strument x crescere..e imparare a racontarle alle nosttre bimbe con 'tutti i sensi ben accesi'..(lo credo davvero)
il libro si ispira alla DONNA SELVAGGIA' LA DONNA LUPO
Il titolo di questo libro, Donne che corrono coi lupi, deriva dai miei studi di biologia sulla fauna selvaggia, e in particolare sui lupi.
Gli studi sui lupi Canis Lupus e Canis rufus rimandano alla storia delle donne, poichè riguarda il loro vigore come i loro faticosi travagli.
I lupi sani e le done sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso e grande devozione.
Lupi e donne sono affini per natura, asono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profonsdamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro picoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi in circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi.
Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate...
Dunque ecco come per me l'Archetipo della Donna Selvaggia si è cristallizzato: con lo studio dei lupi....
Le storie sono un balsamo.
hanno un tale potere, non ci chiedono di essere, fare, avere...
Le storie sono disseminate di istruzioni che ci guidano nella complessità della vita
le storie prioposte nel libro racolte , analizzater dall'autrice:
LA LOBA.
"La lupa indica che cosa dobbiamo cercare: la forza vitale indistruttibile, le ossa [...]" (cit.)
I QUATTRO RABBINI"
...significa vivere quel che percepiamo..." (cit.)
BARBABLU'"Questa storia riguarda l'uomo nero che abita la psiche di tutte le donne" (cit.)
VASSILLISSA"Vassillissa è la storia del passaggio di madre in figlia, da una generazione all'altra, del potere femminile dell'intuito." (cit.)MANAWEE"Se una donna vuole un compagno sensibile deve rivelargli il segreto della dualità femminile." (cit.)
LA DONNA SCHELETRO"Per amare bisogna essere non solo forti, ma anche saggi."(cit)
IL BRUTTO ANATROCCOLO "Fase del ritorno a se stesse: l'accettazione della propria bellezza unica, cioè dell'anima selvaggia di cui siamo fatte. Accettare la propria individualità e anche la propria bellezza."(cit)
SCARPETTE ROSSE"Quando si lotta per qualcosa di importante bisogna circondarsi di persone che sostengono il nostro lavoro. E' una trappola e un veleno avere intorno persone che hanno le nostre stesse ferite ma non il desiderio vero di guarirle." (cit)
PELLE DI FOCA "la foca è un simbolo dell'anima selvaggia. E' affettuosa e un sorta di purezza emana da lei, è anche prontissima a reagire. Così è l'anima. Si libra nelle vicinanze. Nutre lo spirito. Non fugge quando percepisce qualcosa di nuovo o insolito o difficile." (cit)
LA LLORONA"Il racconto contribuisce a insegnare a una donna cosa non fare e come ritrarsi da scelte mediocri." (cit.)
LA PICCOLA FIAMMIFERAIA" in tempi duri dobbiamo avere sogni duri, sogni reali, quelli che, se ci daremo da fare, si avvereranno " (cit)
I TRE CAPELLI D'ORO "Quando il nostro intento è chiaro, non affoghiamo in fantasie di evasione, siamo integrate e la nostra vita fiorisce, ci occorre ancora sapere che cosa fare quando ci sfuggirà il fuoco, quando saremo logorate. Questa è la storia di come riappropriarsi del fuoco quando lo si è perduto." (cit.)
BAUBO, LA DEA PANCIUTA"Un po' di oscenità aiuta a vincere la depressione. Certe risate, provocate da vecchie storie che le donne si raccontano, rimescolano la libido, riattizzano il fuoco dell'interesse alla vita." (cit.)
L'ORSO DELLA LUNA CRESCENTE "la pazienza soccorre la collera" (cit.)
GLI ALBERI SECCHI "Arrivano momenti in cui è d'obbligo liberare una rabbia che scuota i cieli. Occorre per questo scegliere il momento giusto, la collera non va scatenata in modo indiscriminato." (cit.)
LA DONNA DAI CAPELLI D'ORO"Esistono tante forme di cicatrici quanti sono i tipi di ferite inferte alla psiche. Qualunque sia il segreto, la psiche è colpita" (cit.)
LA FANCIULLA SENZA MANI " Inizialmente è dura stare con la Donna Selvaggia. Riparare l'istinto ferito, bandire l'ingenuità, apprendere gli aspetti più profondi della psiche e dell'anima, trattenere quel che abbiamo appreso, non volgerci altrove, proclamare a gran voce che cosa vogliamo…tutto ciò richiede una resistenza sconfinata e mistica." (cit.)
domenica 1 novembre 2009
l'autunno regala Doni...
le stagioni sono doni da scoprire...
sabato 31 ottobre 2009
SONO ANDATE A RUBA!!! le ho preparate con farina integrale, kamut e farro..
LE COLOMBINE
Le rosette sono semplicissime d realizzare, è una forma che ha tanta mollica al suo interno e buonissime punte croccanti!
da noi porta fortuna in tavola la vigilia di Natale..
(oltre che impastarlo x bene a mano prima di metterlo a lievitare)
una volte lievitato è bene stenderlo con il mattarello, piegarlo su se stesso e ristenderlo divere volte, qualunque tipo di pane avrà un buon disegno nella mollica..
dopodichè x fare la rosetta basta stenderlo e dividere la pasta in tante strisce lunghe(non bisogna stenderla troppo sottile..uno spessore di circa 1 e 1/2 cenimetri almeno)
con un coltellino da un lato si incidono i petali.
si arrotola
e si sistema in piedi nel forno.
halloween
in questo periodo ci eravamo organizzati in tempo x preparare la zucca spaventosa..giulia
venerdì 30 ottobre 2009
sempre Materna
una vera delusione!!!!!!!
xrchè a sentir loro i bimbi sono troppo piccoli x fare ogni cosa..
a natale non organizzano niente di chè..
son troppo piccoli x leggere libri..
troppo piccoli x altro..bla..bla..bla.
pratiamente mi son chiesta allora cosa ne è della infanzia e le sue virtù da far forire..
hanno sbagliato fose lavoro? aspiravano ad educare giovani universitari?
il programma della scuola è semplice e chiaro: colori, fig. geometriche e stagioni..
propongono materiali di stagione da osservare..anusare..tccare..
tpo castagna melograno, foglie secche..
io mi son già resa conto che questo modo poco 'naturale' non è di gran stimolo e non regala vera conoscenza.
vuoi mettere tutto quello che impara vivendo con me e vedendomi reparare le castagne sul camino? sentire il loro profumo quando si servono in tavola? e quane cose logiche apprende così?
adesso penso che la scuola è veramente un luogo x render davvero illogica e enza significato l'apprendimento intuitivo e natuale..
si propongono in mamniera frametata e senza un'naturale' senso tante nozioni in nme della stimolazione!
ma la delusione magiore e ascoltre i loro comenti sui bambini:
xrchè alcuni vengono nominai più spesso..ecc..(guada cs sono i nomi dei bimbo che parlano già molto bene..solo che l'ho notato solo io questo particolare..)
già ci sono i 'morosini'..
oddio..altre scemenze tali che ora non ricordo..
sterile..
venerdì 25 settembre 2009
Materna seconda settimana
è finita anche questa settimana, un'altro gruppo d'inserimento e ora ...sono in 28 bimbi..
all'uscita da scuola il papà si è sentido dire che Giuia è bravissima..è socievole, gioca con i bimbi, non piange x il distacco..non si scontra e ascolta le insegnanti..
la maestra ha detto che che e fossero tutte così....
e naturalmente il papy era orgogliosissimo...
sono molto fiera di giulia e di come è tranquilla e serena..non è un ambiente felicissimo questa scuola,non condivido molte regole e mdi....ma lei l'ha vissutas con molta attenzione e tranquillità e sono fiera di lei x questo..è una bimba matura la mia Giulia.
a scuola gioca con pasta al sale, oppure la schiuma da barba..colora..segue quel che le maestre propongono e poi a casa è libera di fare e muoversi come vuole..
mi ha raccontato che va in bagno da sola, poi le maestre offrono i bscotti e può chiedere acqua..ogni anto riesco a schiudargli qualcoa..xrchè non è facile sapere come svolge la giornata..
mi dice solo quel che ricorda di imediato..
x spiegare alla cuginetta(che non frequenta ancora la scuola) cosa fa giulia alla materna allestiamo con i lego la sua scuola e facciamo entrare i bimbi, parlare le maestre e poi finita la lezioe tutti in crtile a fare gli scivoli..
e credo che ripeterò spesso questo gioco x sapre come si comportano nella scuola e le regole..
anche x aiutarla a capirle..o a capire qualche problema..
spero che le maestre non si approfittino della sua inclinazione a non ribellarsi, xrchè so che giulia sa farsi intendere benissimo con sua mamma..ma non si ribella con gli estranei, è timida ed educata.
comunque la cosa più carina è stata vederla giocare in cortile con i bambini..l'altra mattina quando siamo andati a prenderla non ci ha notato subito e l'ho vista giocare assieme ai bimbi.ricorrersi , fare gli scivoli e giochi diversi..e poi so che ha simpatizzato con una amichetta..che si era inserita tranquillamente con lei..
sono felice di vederla così attiva e serena!!
oggi all'uscita invece è venuta vicino a noi..al cancello x spettare che lo aprissero ma poi asieme agli altri bimbi mostrava le lumachine che vedeva sul muretto..
è spensierata con tutti e gioca e quindi penso che x il momento si è sentita bene in quell'ambiente con quei bimbi..
sono serena..
domenica 20 settembre 2009
di Alberta Cuoghi
PREMESSA
La memoria si può suddividere in tre categorie:
Visiva 83% circa della memoria
Uditiva 11% circa della memoria
Cinestesica 6 % circa della memoria
Per esempio, i visivi tendono a vedere il mondo per immagini. E siccome tentano di stare al passo con le immagini che hanno in testa, hanno la tendenza a parlare in fretta. Non si curano di come pronunciano le parole ma si sforzano di attribuire parole alle immagini. Amano esprimersi per metafore visive, dicendo come le cose appaiono loro, quali sono gli aspetti chiari e quelli oscuri.
Gli uditivi, invece si mostrano più selettive circa le parole che usano. Hanno voce più sonora, il loro eloquio è più lento, più ritmico, più misurato. Siccome le parole hanno per loro grande importanza, stanno attenti a quel che dicono. Amano espressioni come “questo mi suona bene”.
Ancora più lenti risultano gli individui prevalentemente cinestesici, che reagiscono soprattutto a ciò che sentono tattilmente. La loro voce è di solito fonda, spesso le parole escono loro di bocca lente, si servono di metafore tratte dal mondo fisico: le cose per loro sono “pesanti” e “intense”, aspirano ad “entrare in contatto” con la realtà.
Ciascuno di noi ha in sé elementi delle tre modalità, ma nella stragrande maggioranza degli individui, un sistema predomina su tutti.
E voi? Come vi vedete? sentite? O percepite?
venerdì 18 settembre 2009
Vivere nel presente
di Henri Nouwen
È difficile vivere nel presente. Il passato e il futuro continuano a tormentarci. Il passato con la colpa, il futuro con le ansie. Tante cose sono accadute nella nostra vita per le quali ci sentiamo a disagio, pieni di rimpianti, di rabbia, di confusione o, per lo meno, ambivalenti. E tutti questi sentimenti sono spesso colorati di colpa. La colpa che dice: “Dovevi fare qualcosa di diverso da quello che hai fatto; dovevi dire qualcosa di diverso da quello che hai detto”. Questi “dovevi” continuano a farci sentire in colpa rispetto al passato e ci impediscono di essere pienamente presenti nel momento attuale.
Peggiori della colpa sono però le nostre ansie. Le nostre ansie riempiono la nostra vita di “se”: “se perdo il lavoro, se mio padre muore, se non ci sarà abbastanza denaro, se l’economia va male, se scoppia una guerra?”. Tutti questi “se” possono talmente riempire la nostra mente che diventiamo ciechi ai fiori nel giardino e ai bambini nelle strade, o sordi alla voce grata di un amico.
I veri nemici della nostra vita sono questi “dovevi” e questi “se”. Ci spingono indietro nell’inalterabile passato e in avanti verso un imprevedibile futuro. Ma la vera vita ha luogo qui ed ora. Dio è un Dio del presente. Dio è sempre nel momento presente, che quel momento sia facile o difficile, gioioso o doloroso. Quando Gesù parlava di Dio ne parlava sempre come di un Dio che è quando e dove noi siamo. “Chi ha visto me ha visto il Padre. Chi ascolta me ascolta il Padre.” Dio non è qualcuno che era o che sarà, ma Colui che è, e che è per me in questo momento. Perciò Gesù è venuto a spazzar via il peso del passato e le ansie del futuro.
Egli vuole che noi scopriamo Dio proprio là dove siamo, qui e ora.
martedì 15 settembre 2009
quello che trovo x casa...
poi trova lo stik di colla e io gli propongo di incollre qualche pezzetto di carta che gli ritaglio..
gli mostro sempre nuove tecniche x farla lavorare e sperimentare le sue capacità..e si esercita x imparare a usarle..
e un'ora dopo sopra la mensola dello studio trovo questo foglio...
molte volte mi perdo nei lavori di casa e non vedo con quale costanza e attenzione sperimenta le sue abilità...ma poi trovo il suo lavoro...
scuola materna...
noi fino ad ogi ci siamo svegliate insieme in tranquillità ed eravamo libere di organzzare la giornata come volevamo..Giulia poteva fare quello che le girava x la mente nel momento che le girava x la mente..e riposare quando voleva riposare..
ma il Papà 'preoccupato' di cose senzasenso ha insistito talmente tanto e giulia curiosa vedeva di buon occhio l'idea di andare in una scuola con dei bambini ....
che...ho dovuto 'provare'..
Questa mattina alle 9.00 è andata con il papà, tutto l'occorrente ed ha giocato con dei bimbi in quella nuova struttura tutta da scoprire..
ci sono tanti giochi..nella sua classe ci saranno in totale 28 bimbi..ma solo la metà si è inserita questa mattina.
Giulia era tranquilla..lei è curiosa..e..non ha paura di essere abbandonata..è attenta e prona a scoprire nuove cose..e sapevo che non avrebbe pianto x la separazione...
e........quando sono andata a riprenderla..alle 11.00 x vedere come procedeva il suo inserimento ho 'dovuto' comunque soffrire x tutti quei bimbi davanti all'ingresso che piangevano al loro primo giorno di scuola..
e c'è bisogno di farli soffrire così x andare a scuola?
nel 2009 i genitori non sanno comprendere i sentimenti dei figli e aiutarli?
mentre li guardavo mi veniva in mente la Teoria dell' attaccamento di John Bowlby, quei bimbi esprimevano proprio i disagi espressi da questo studioso..
cosa accade se un bimbo non può vivere fin da subito la sua 'BASE SICURA' in famiglia..con la mamma..i primi 2 anni ho tenuto vicino a me Giulia ascoltandola e assecondandola non certo inutilmente come invece direbbe chiunque intornop a me...che mi spronavano a lasciarla e a darla in mano ai nonni..invece di tenerla mammona...
- Stile Sicuro: l’individuo ha fiducia nella disponibilità e nel supporto della Figura di attaccamento, nel caso si verifichino condizioni avverse o di pericolo. In tal modo si sente libero di poter esplorare il mondo. Tale stile è promosso da una figura sensibile ai segnali del bambino, disponibile e pronta a dargli protezione nel momento in cui il bambino lo richiede.I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile sono: sicurezza nell’esplorazione del mondo, convinzione di essere amabile, capacità di sopportare distacchi prolungati, nessun timore di abbandono, fiducia nelle proprie capacità e in quelle degli altri, Sé positivo e affidabile, Altro positivo e affidabile. L’emozione predominante è la gioia.
- Stile Insicuro Evitante: questo stile è caratterizzato dalla convinzione dell’individuo che, alla richiesta d’aiuto, non solo non incontrerà la disponibilità della Figura di attaccamento, ma addirittura verrà rifiutato da questa. Così facendo, il bambino costruisce le proprie esperienze facendo esclusivo affidamento su se stesso, senza l’amore ed il sostegno degli altri, ricercando l’autosufficienza anche sul piano emotivo, con la possibilità di arrivare a costruire un falso Sé. Questo stile è il risultato di una figura che respinge costantemente il figlio ogni volta che le si avvicina per la ricerca di conforto o protezione.I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile sono: insicurezza nell’esplorazione del mondo, convinzione di non essere amato, percezione del distacco come “prevedibile”, tendenza all’evitamento della relazione per convinzione del rifiuto, apparente esclusiva fiducia in se stessi e nessuna richiesta di aiuto, Sé positivo e affidabile, Altro negativo e inaffidabile. Le emozioni predominanti sono tristezza e dolore.
- Stile Insicuro Ansioso Ambivalente: non vi è nell’individuo la certezza che la figura di attaccamento sia disponibile a rispondere ad una richiesta d’aiuto. Per questo motivo l’esplorazione del mondo è incerta, esitante, connotata da ansia ed il bambino è inclina all’angoscia da separazione. Questo stile è promosso da una Figura che è disponibile in alcune occasioni ma non in altre e da frequenti separazioni, se non addirittura da minacce di abbandono, usate come mezzo coercitivo.I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile sono: insicurezza nell’esplorazione del mondo, convinzione di non essere amabile, incapacità di sopportare distacchi prolungati, ansia di abbandono, sfiducia nelle proprie capacità e fiducia nelle capacità degli altri, Sé negativo e inaffidabile (a causa della sfiducia verso di lui che attribuisce alla figura di attaccamento), Altro positivo e affidabile. L’emozione predominante è la colpa.Dalle osservazioni della Strange Situation è emerso che alcuni bambini manifestavano comportamenti non riconducibili a nessuno dei tre pattern sopra descritti, rivelando così la necessità di aggiungere un quarto stile di attaccamento alla classificazione originaria. Main e Salomon hanno proposto la definizione “disorientato/disorganizzato” per descrivere le diverse gamme di comportamenti spaventati, strani, disorganizzati e apertamente in conflitto, precedentemente non individuati, manifestati durante la procedura della Strange Situation di Mary Ainsworth.
- Stile Disorientato/Disorganizzato: sono considerati disorientati/disorganizzati gli infanti che, ad esempio, appaiono apprensivi, piangono e si buttano sul pavimento o portano le mani alla bocca con le spalle curve in risposta al ritorno dei genitori dopo una breve separazione. Altri bambini disorganizzati, invece, manifestano comportamenti conflittuali, come girare in tondo mentre simultaneamente si avvicinano ai genitori. Altri ancora appaiono disorientati, congelati in tutti i movimenti, mentre assumono espressioni simili alla trance. Sono anche da considerarsi casi di attaccamento disorganizzato quelli in cui i bambini si muovono verso la figura di attaccamento con la testa girata in altra direzione, in modo da evitarne lo sguardo.
Come anzidetto, tutti i bambini normali si “attaccano” entro i primi 8 mesi di vita, per portare a compimento tale processo entro il loro secondo anno.
sicuramente non ho tenuto Giulia e non tengo ora Ilaria vicino e protetta ogni volta che lo desidera X NIENTE....
Alla scuola comunque Giulia vivrà circa 2 orette e 1/2 con molti bimbi e forse sarà utilissima questa esperienza, lei è semre aperta verso cose nuove e stimolanti..
xrò devo ammettere che vedere molti bimbi oggi non interessati i giochi, ma solo concentrati nel distacco..e poi i bimbi più gradi della sezione vicino così vivaci mi ha un po' preoccupato..
le sue due insegnanti sono molto diverse tra loro..una sembra buonissima e molto dolce mentre l'altra sembra molto severa.. come nei telefilm polizieschi dove un polizziotto interroga con le cattive mentre l'altro buono cerca di aiutare il colpevole...eheheh
non hanno organizzato nessuna attività da fare subito insieme ai nuovi...
alle 11 ormai stavano ferme mentre i bimbi piangevano...
e quando sono arrivata prima di andarcene Giulia ha giocatoa fare le pappe con una bimba che era tranquilla come lei (veniva dal nido..) e poi ha corso x i gradini e i materassi con 2 maschietti vispi e Ilaria ha guardato qualche giochino....
domani secondo giorno e giulia vuole ritornarci..
speriamo bene!! xrchè altrimenti caro PAPA' io la tengo a casa e le offro tutte le attività e gli incontri sereni che vuole...
x il momento mi godo Ilaria il mattino e Ilaria si gode Giulia il pomeriggio....
Ilaria oggi festeggia 1 anno!!!
una bontà...
mercoledì 19 agosto 2009
i capolavori di questa mattina...
disegnamo sempre insieme..molto speso vuole che le preparo una immagine da colorare..scegliendo lei stessa i soggetti, è diventata bravissima a riempire i disegni..si diverte ad usare nuove tecniche..a tagliare la carta..ecc..
oggi le ho preparato questo tavolo e lei lo ha completato magnificamente con un bel 'PIATTO DI PAPPA E UN BICCHIERE D'ACQUA CON LA CANNUCCIA' ..
è stata meraviglisamente brava e poi ha colorato ciò di giallo...
e da sola ha pitturato con il pennarello un MERAVIGLIOSO MARE GIALLO PIENO DI PESCI (1 è peloso come il papà!! eh!eh!) COLOR BLU.
martedì 18 agosto 2009
Steiner
Steiner ha cercato di esporre la crescita umana nella sua più profonda complessità..la sua la defnisce la scenza dello 'spirito'..che in sostanza è la forza dentro di noi che ci manda in una direzione di vita..la nostra..lo sviluppo ( incarnazione come la definisce) si conclude a 21 anni . seguendo le 3 fasi corpo, anima, spirito...i primi 7 anni il bambino matura il corpo...e si muove tanto istintivamente..e ogni apprendimento lo fa con il corpo..e alcuni sensi..quelli fisici..a 6 anni il bimbo inizia a 'sentrirsi grande' e a sentirsi utile x gli altri..aiuta quelli più piccoli..iniziano a crescere i primi veri denti..il sistema immunitario si completa ..è questa l'età in cui si separa realmente dalla famiglia..e passa alla fase successiva dove si immerge nella sua anima e quindi è in balia dei suoi stati d'animo..i rapporti con gli altri..le emozioni..l'amicizia..poi a 14 anni inizia l'ultima fase che è quella che lo porterà a riflettere sullo scopo della sua vita..le scelte che farà ..chi è e cosa può fare x se stesso e x gli altri..a 21anni cesserà questa ultima fase e l'uomo x steiner è formato..bello vero?io oggi ne ho parlato con una ragazza di 18 anni che giocava con Giulia..mi ha confermato esatamente la 3 fase e io ho ricordato la mia allora..
una chicca:steiner dice che a circa 9 anni..il bimbo passa dalla fese 'fiducia e stima nel suo insegnante' a una nuova tappa in cui 'mette in discussione l'insegnante'..(ma non perchè è capriccioso o da correggere..-)quindi verso i 9 anni il bimbo se non sente l'amore x l'insegnamento e la capacità di offrire i giusti strumenti x apprendere ' il bambino smette di studiare con interesse...lo fa solo x i voti o semplicemente smette di impegnarsi ....poi x quanto riguarda l'età di 3 anni e l'educazione mi piace ripoertare la fase dei 3 anni e la nuova volontà del bambino..
verso i 3 anni il bimbo inizia a parlare..e in connessione inizia anche a 'pensare'..sono collegate le due cose..e inizia a esteriorizzarere la sua nuova scopetrta 'io sono'..'io voglio'..)io sto vivendo il pieno di questa nuova fase...
domenica 16 agosto 2009
Piadina Romagnola Classica
1kg di farina
4gr di bicarbonato di sodio
300gr di strutto o mezzo bicchiere di olio extravergine
sale
acqua o vino bianco
Preparazione: su di una spianatoia sistemate la farina setacciata ed unite tutti gli ingredienti. Impastate bene e tagliate quanto ottenuto in piccole pagnottelle. Distendetele con il mattarello formando un cerchio piuttosto sottile (personalmente lo ritaglio con un piatto da frutta). Cuocete le piadine una ad una su di una teglia di ghisa, meglio se di terracotta, a fuoco “allegro”. Quando si formeranno le bollicine schiacciatele con la forchetta. Giratele aiutandovi con una spatola facendo ruotare la focaccia in senso orario. Farcite a piacere.
La piadina di Giovanni Pascoli
“E tu, Maria, con la tua mano blanda domi la pasta, poi l’allarghi e spiani ed ecco liscia come un foglio, e grande come la luna e sulle opache mani tu me l’arrechi e me l’adagi molle sul testo caldo, e quindi t’allontani. Io la giro e le attizzo, con le molle, il fuoco sotto, fin che stride invasa dal calor mite, e si rigonfia in bolle e l’odore del pane empie la casa”.
sabato 15 agosto 2009
Le mie Tate
il mio primo messaggio
CHE BELLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
oggi non ho tempo x dilungarmi ..
ma ne troverò sempre un pochino per scrivere qualcosa..
Marzia